Il 5 Luglio 2011 nasce Danishark Elasmobranch Research
Associazione no-profit con scopi di ricerca scientifica, creata da Danilo Rezzolla, membro del Gruppo Ricercatori Italiani Squali e Ricercatore Associato presso l’Acquario Civico di Milano.
Obiettivo dell'Associazione è lo svolgimento di attività di ricerca scientifica sui pesci cartilaginei, per perseguire tale scopo l’Associazione svolge le seguenti attività:
- Spedizioni Scientifiche in siti di ricerca
- Studi etologici e biologici su diverse specie di squali e razze
- Tesi e tirocini universitari sui progetti di ricerca
- Corsi Monografici sugli pesci cartilaginei
- Conferenze scientifiche
- Pubblicazioni scientifiche
- Consulenza sulla gestione di pesci cartilaginei in Acquari Pubblici
I progetti di ricerca attualmente attivi sono:
-HammerHead Schooling Research:
studio etologico sulle aggregazioni di squalo martello smerlato (Sphyrna lewini) in Sudan.
-Whale Shark Ph-id, DJ: attività di foto-identificazione di squali balena (Rincodon typus) presenti nel Golfo di Tadjoura (Djibouti).
http://www.danishark.it/index.html
Il progetto “Hammerhead Schooling Research” nasce nel 2004, a seguito del primo viaggio studio svolto in Sudan da Danilo Rezzolla: lo scopo del progetto di ricerca è stato lo studio delle grandi aggregazioni di squalo martello smerlato (Sphyrna lewini), presenti nei reef del Mar Rosso sudanese. In particolare il progetto si è dedicato allo studio del comportamento sia del gruppo di squali che dell’esemplare denominato “sentinella”, che svolge un fondamentale ruolo sociale: la sua presenza è stata osservata in oltre 400 immersioni in 11 reef, per un totale di circa 10 ore di osservazione diretta, ed è stata documentata da filmati che hanno fornito un’enorme mole di dati sul comportamento, sui tempi di apparizione della sentinella e sulla seguente comparsa del gruppo di squali martello. Le 12 spedizioni svolte sino al 2011, denominate “Hammerhead Shark Expedition”, hanno documentato tali attività sociali nei reef del nord, del centro e del sud del Sudan: attualmente si tratta dell’unico progetto di ricerca svolto in Sudan su questa specie di squalo.
Sin dalla sua creazione, il progetto ha avuto l’ambizione di raccogliere un gran numero di dati scientifici e per questo il primo step dello studio è stato raggiunto solo con la spedizione di giugno 2011: con questo viaggio-studio, il dodicesimo in 8 stagioni, si è raggiunto un elevato numero di osservazioni e di dati, che verranno inseriti in un articolo scientifico di prossima pubblicazione.
Le 12 Hammerhead Shark Expedition si sono svolte in tutti i periodi dell’anno e nei più interessanti reef del Sudan, al fine di garantire eterogeneità dei dati scientifici.
Sono stati approfonditi e studiati argomenti riguardanti l’etologia delle grandi aggregazioni di Sphyrna lewini, mai trattati prima in nessun altro sito al mondo, nonostante le grandi difficoltà di osservazione dovute alle profondità e alle forti correnti necessarie per la visione dei gruppi.
A partire dal 2012 inizierà il secondo step di ricerca, con una nuova serie di spedizioni tra i reef sudanesi di maggior interesse, per approfondire altre tematiche etologiche, sfruttando nuovi strumenti di ricerca.
http://www.danishark.it/martello.html
Il progetto di ricerca denominato “Whale Shark Photo-Identification - DJ”, nasce e viene realizzato a Djibouti a partire dal 2007, a seguito del primo viaggio studio svolto da Danilo Rezzolla all’interno del Golfo di Tadjoura, per monitorare la presenza di esemplari
di squalo balena, in un determinato periodo dell’anno. La prima spedizione utile alla raccolta di dati e alla foto-identificazione di Rhincodon typus si è svolta nel gennaio del 2007, nelle acque della piccola baia di Arta, sita nel Golfo di Tadjoura
(Repubblica di Djibuoti): ad oggi le spedizioni, denominate “Whale Shark Expedition”sono state 4, ed hanno permesso la foto-identificazione di 28 esemplari di squali balena. Il progetto si avvale della collaborazione con l’ente australiano EcOcean,
che dal 1994 gestisce il “Whale Shark Photo-identification Library”, un database mondiale che raccoglie tutti gli avvistamenti di squali balena.
Le attività di ricerca svolte a Djibouti, si sono concentrate su due aspetti: il primo inerente la foto-identificazione di esemplari, ed il secondo volto allo studio delle condizioni meteo marine e della morfologia ambientale che rendono il sito di Djibouti unico al mondo per la presenza di squali balena tra novembre e febbraio. Le tecniche di foto-identificazione consistono nell’acquisizione di immagini relative ad una determinata zona del corpo dello squalo, compresa tra le branchie e l’attaccatura della pinna pettorale: in quella zona vi è un preciso numero di spot la cui posizione e distanza non varia nel corso della vita dello squalo e può quindi essere utilizzata per catalogare un esemplare. Unitamente alla raccolta delle immagini, per ogni squalo avvistato viene compilata una scheda identificativa che oltre al sesso, raccoglie tutti i dati morfologici dell’esemplare. Ad EcOcean vengono consegnate le schede e le relative immagini: tramite l’utilizzo del medesimo software con cui la NASA mappa le stelle, verranno mappati gli spot di ogni squalo, per determinare i vari esemplari.
In questo progetto di ricerca sono stati anche analizzati tutti i fattori ambientali che caratterizzano le due baie, sito della ricerca (Arta e Billal Bay): infatti la loro morfologia sommersa e la presenza di forti correnti marine, producono l’Up-Welling, un fenomeno che apporta nutrienti in superficie, utilizzati dalle grandi concentrazioni di zoo e fito plankton.
I risultati ottenuti sino ad oggi sono stati particolarmente interessanti: da circa 77 osservazioni, si sono ottenuti 28 esemplari di squalo balena identificati; di questi 19 sono maschi e solo 9 sono femmine. Tutti gli esemplari sono subadulti, cioè con una dimensione che varia tra i 3 e i 5.5 metri. Nessuno risulta quindi sessualmente maturo. Nessun esemplare è mai stato osservato in altro sito e un solo esemplare è stato rivisto per due stagioni consecutive Risulta evidente quindi che Djibouti è un sito aggregativo (philopratic aggregation), che ha però solo un interesse alimentare: gli esemplari di squalo balena, prevalentemente maschi, si radunano in questa baia tra novembre e febbraio, esclusivamente per sfruttare l’enorme fonte alimentare, senza però mostrare nessuna interazione sociale.
I risultati ottenuti dalle Whale Shark Expedition del 2007 e del 2009, sono stati pubblicati in un articolo scientifico pubblicato a giugno del 2010, su Cybium - International Journal of Ichthyology.
http://www.danishark.it/balena.html
di squalo balena, in un determinato periodo dell’anno. La prima spedizione utile alla raccolta di dati e alla foto-identificazione di Rhincodon typus si è svolta nel gennaio del 2007, nelle acque della piccola baia di Arta, sita nel Golfo di Tadjoura
(Repubblica di Djibuoti): ad oggi le spedizioni, denominate “Whale Shark Expedition”sono state 4, ed hanno permesso la foto-identificazione di 28 esemplari di squali balena. Il progetto si avvale della collaborazione con l’ente australiano EcOcean,
che dal 1994 gestisce il “Whale Shark Photo-identification Library”, un database mondiale che raccoglie tutti gli avvistamenti di squali balena.
Le attività di ricerca svolte a Djibouti, si sono concentrate su due aspetti: il primo inerente la foto-identificazione di esemplari, ed il secondo volto allo studio delle condizioni meteo marine e della morfologia ambientale che rendono il sito di Djibouti unico al mondo per la presenza di squali balena tra novembre e febbraio. Le tecniche di foto-identificazione consistono nell’acquisizione di immagini relative ad una determinata zona del corpo dello squalo, compresa tra le branchie e l’attaccatura della pinna pettorale: in quella zona vi è un preciso numero di spot la cui posizione e distanza non varia nel corso della vita dello squalo e può quindi essere utilizzata per catalogare un esemplare. Unitamente alla raccolta delle immagini, per ogni squalo avvistato viene compilata una scheda identificativa che oltre al sesso, raccoglie tutti i dati morfologici dell’esemplare. Ad EcOcean vengono consegnate le schede e le relative immagini: tramite l’utilizzo del medesimo software con cui la NASA mappa le stelle, verranno mappati gli spot di ogni squalo, per determinare i vari esemplari.
In questo progetto di ricerca sono stati anche analizzati tutti i fattori ambientali che caratterizzano le due baie, sito della ricerca (Arta e Billal Bay): infatti la loro morfologia sommersa e la presenza di forti correnti marine, producono l’Up-Welling, un fenomeno che apporta nutrienti in superficie, utilizzati dalle grandi concentrazioni di zoo e fito plankton.
I risultati ottenuti sino ad oggi sono stati particolarmente interessanti: da circa 77 osservazioni, si sono ottenuti 28 esemplari di squalo balena identificati; di questi 19 sono maschi e solo 9 sono femmine. Tutti gli esemplari sono subadulti, cioè con una dimensione che varia tra i 3 e i 5.5 metri. Nessuno risulta quindi sessualmente maturo. Nessun esemplare è mai stato osservato in altro sito e un solo esemplare è stato rivisto per due stagioni consecutive Risulta evidente quindi che Djibouti è un sito aggregativo (philopratic aggregation), che ha però solo un interesse alimentare: gli esemplari di squalo balena, prevalentemente maschi, si radunano in questa baia tra novembre e febbraio, esclusivamente per sfruttare l’enorme fonte alimentare, senza però mostrare nessuna interazione sociale.
I risultati ottenuti dalle Whale Shark Expedition del 2007 e del 2009, sono stati pubblicati in un articolo scientifico pubblicato a giugno del 2010, su Cybium - International Journal of Ichthyology.
http://www.danishark.it/balena.html
NOVITA'
- Danishark apre il suo canale video su youtube!
- Su YouTube il progetto Whale Shark Photo-id in Djibouti di Danishark
- Su YouTube il video della spedizione della Danishark Elasmobranch Research presso le isole Galàpagos nell'ambito del progetto di ricerca "Hammerhead Schooling Research"
La spedizione, durata 9 giorni, ha avuto come finalità l'osservazione delle grandi aggregazioni di squalo martello (S. lewini).
Le attività di ricerca si sono concentrate intorno ai due isolotti di Darwin e Wolf e hanno permesso di raccogliere dati ed informazioni sul diverso comportamento degli esemplari osservabili nel Pacifico, rispetto a quelli del Mar Rosso sudanese.
PROSSIME SPEDIZIONI!
L'associazione Danishark informa che dal 27 aprile al 5 maggio 2015 si svolgerà la XV° Shark Expedition in Sudan.
La spedizione si svolgerà a bordo dell'imbarcazione Elegante che da 11 anni ospita le attività di ricerca del progetto Hammerhead Schooling Research, la cui finalità è lo studio delle aggregazioni di squalo martello smerlato (Sphyrna lewini).
L'imbarcazione navigherà nelle acquee del Sud del Sudan, toccando i reef di Jumna, Sha 'ab Ambar e Pinnacolo, oltre a Sanganeb e Sha 'ab Rumi.
Durante la spedizione, aperta a subacquei ed appassionati, verranno svolte attività di Laser Measurement, Visual Census e verranno utilizzate le telecamere stanziali posizionate nei siti di aggregazione degli squali martello. Inoltre verranno svolte attività di monitoraggio e misurazione su giovani squali all'interno della laguna di Sha'ab Ambar e i partecipanti potranno seguire un corso sui pesci cartilaginei, con relativo attestato.
Per maggiori infomazioni su dettagli e costi, scrivere a info@danishark.it
Danilo Rezzolla
Gruppo Ricercatori Italiani Squali
Acquario Civico di Milano
Danishark Elasmobranch Research
APPUNTAMENTI:
27 Febbraio 2015 ore 21:00
Whale Shark Photo-id in Djibouti e Golfo di Tadjourah
Nel corso della serata verranno illustrate le tecniche di ricerca, gli esemplari fotoidentificati e verranno mostrati filmati tra cui il documentario prodotto dalla RAI per la trasmissione Geo&Geo.
La conferenza si terrà presso la Biblioteca di Vimercate, in Piazza Unità d' Italia.
La conferenza si terrà presso la Biblioteca di Vimercate, in Piazza Unità d' Italia.
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